La Lega dei Giusti

Pubblicato il da giornaleproletariogarfagnino

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Pubblichiamo alcuni stralci del primo libro, scritto da Ferri Alessandro, dal titolo "Le Internazionali"

Libro che sarà pubblicato in quattro volumi.

Riportiamo qui sotto alcuni passaggi del primo volume, il quale riconduce alla nascita delle prime associazioni di solidarietà tra operai.

 

[...] Tra il 1850 e il 1870 l'aumento dello sviluppo economico industriale portò in Europa la seconda Rivoluzione industriale, di dimensioni assai maggiori rispetto alla prima, tanto fu che si estese fino agli Stati Uniti, coinvolgendone l'industria siderurgica, meccanica e dei trasporti.

Nelle grandi città si verificò un'importante crescita demografica, dovuta allo spostamento incontrollato di masse contadine dalle campagne verso i centri urbani; questo enorme "spostamento contadino", trovò causa nel gran numero di fabbriche e uffici presenti nei grandi centri abitati.

Tra il crescente proletariato "urbano" si diffuse la consapevolezza che la difesa dei propri diritti richiedesse la necessità della creazione di associazioni che fossero in grado di trasformare la solidarietà tra operai in capacità di lotta e resistenza sociale.

Intraprendendo questo percorso che ci condurrà attraverso la costruzione e lo sviluppo delle quattro internazionali, è corretto sottolineare che nella storia moderna associazioni di lavoratori ispirate all'idea della solidarietà Internazionale erano sorte precedentemente alla costruzione di queste.

La prima forma a delinearsi fu quella delle società di propaganda, in genere segrete a imitazione delle carbonerie, nate in diverse nazioni ma collegate tra loro, le quali adottavano come programma i principi ideologici della rivoluzione liberale; giustizia, eguaglianza, fratellanza.

 

 

LA "LEGA DEI GIUSTI"

 

Nata a Parigi nel 1836 da una scissione della Lega democratica dei "Proscritti (1), era un'appendice del comunismo operaio francese che si stava plasmando in quel periodo. Costituitasi per lo più dalle mani di garzoni e artigiani proletari, era basata sulla propaganda e la cospirazione, adottando i metodi delle società segrete presenti al momento nella città parigina.

La sua struttura era così articolata: un certo numero di affiliati formavano una comunità, le comunità si riunivano in un distretto, mentre la Direzione Centrale era esercitata dalla Sala o Assemblea del popolo. Nel Maggio del 1839 con l'insorgere dei rivoltosi francesi, le varie sezioni della Lega, decisero di schierarsi a fianco degli insorti, ricevendone così la comune sconfitta e l'arresto di svariati dirigenti. 

Scontata una lunga prigionia, terminata con l'espulsione dal territorio francese, i due tedeschi Karl Schepper (2) e Henrich Bauer (3) si recarono a Londra, incontrando nella città inglese Joseph Moll (4). 

I tre cercarono e riuscirono a ricomporre l'ormai sfaldata struttura della Lega, facendo della città londinese il suo centro direzionale. Fu proprio in questo periodo che si fece persistente l'esigenza di nuovi reclutamenti, tanto fu che nel 1840 venne fondata l' "Associazione educativa degli operai tedeschi"(5). Ben presto questa tattica venne utilizzata in altri paesi; dove era possibile si formavano associazioni operaie, riscuotendo così, in breve tempo, un enorme successo.

Questa affermazione della Lega, dovuta alla sua delocalizzazione geografica (da Parigi a Londra), e, forte del fatto che la lingua tedesca serviva come mezzo di comunicazione tra gli stranieri, la trasformò da un movimento puramente tedesco in Lega dei Giusti Internazionale. L'affermazione in campo internazionale della Lega si trasferì inevitabilmente all' Associazione, che vide cambiare il proprio nome in "Associazione Comunista di Educazione Operaia", imprimendo in diverse lingue sulla propria tessera, la frase "Tutti gli uomini sono fratelli".

Proprio quando la Lega dei Giusti sembrava esser arrivata all'apice della propria popolarità, all'interno di essa cominciarono a fare capolino le prime divergenze, in quanto, secondo alcuni esponenti, fu riconosciuta insufficiente la concezione del comunismo avuta sino ad all'ora; concezione puramente utopistica (definita così da Karl Marx), basata sull'eguaglianza, sul cristianesimo primitivo e su azioni volontaristiche di tipo cospirativo e terroristico.

Mentre la popolarità della Lega stava facendo passi da gigante, nello stesso periodo si stava sviluppando una nuova teoria del pensiero comunista, il "Socialismo Scientifico" di Marx ed Engels. Gli scontri all'interno della direzione, accresciuti con l'abbandono della tesi "utopistica", crearono inevitabilmente una mancanza di programma, rischiando così di scompaginare qualsiasi collegamento fra i nuclei operai sparsi per l'Europa.

Sostenendo posizioni diverse, alcuni dirigenti si inoltrarono a sostegno di diverse linee politiche: Schapper propose di abbandonare ogni sorta di programma rivoluzionario per orientarsi verso la creazione di rapporti di solidarietà reciproca tra operai, sottraendoli dalla dipendenza che li legava alle altre classi sociali favorendone così la loro maturazione spirituale.

Joseph Moll, in contrapposizione a Schapper, evidenziò l'esigenza di un programma che indirizzasse la classe operaia verso obbiettivi politici, confluendo politicamente con altre classi. 

Il clima era evidentemente confuso e privo di vie d'uscita, così all'inizio del 1847, Moll, decise di incontrare Marx (a Bruxelles) ed Engels (a Parigi), proponendo loro, ripetute volte, di entrar a far parte della Lega.

Per quanto sosteneva Moll, solo l'ingresso, all'interno della Lega, di questi due luminari del Socialismo Scientifico poteva salvare il progetto internazionale intrapreso. [...]

 

NOTE

1) Fondata a Parigi nel 1834 da profughi tedeschi

 

2) Studente di scienze forestali

 

3) Calzolaio

 

4) orologiaio tedesco (Colonia) conosciuto in precedenza a Parigi

 

5) Completamente sotto controllo della Lega dei Giusti 

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