L'ITALIA IN PIAZZA
L'ITALIA IN PIAZZA
Nazionale – martedì, 06 settembre 2011
Mentre stanno concludendosi le manifestazioni in tutta Italia, a ROMA prosegue l'assedio al Senato dove oggi pomeriggio è in discussione la Manovra.
E' più che mai necessario dare un seguito alla bella giornata di protesta, il 'palazzo' non si fermerà ed anche noi non gli daremo tregua.
TUTTI SONO INVITATI A RECARSI IN PIAZZA NAVONA PER DARE SOSTEGNO ALLA PROTESTA!
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SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO CONFLITTUALE E ANTAGONISTA: NON ABBIAMO DEBITI, MA SOLO CREDITI DI GIUSTIZIA SOCIALE
GRANDE MOBILITAZIONE IN TUTTA ITALIA CONTRO LA MANOVRA E I DIKTAT DELL’UNIONE EUROPEA
20.000 manifestanti a Roma, 10.000 a Milano ed altrettanti a Bologna: 5.000 a Napoli e a Firenze, 2.000 a Torino, 1.000 a Lecce. Gremite tutte le piazze, nelle tante altre manifestazioni territoriali - da Palermo a Genova, da Cagliari a Mestre, da Ancona a Pescara - che questa mattina hanno accompagnato lo sciopero generale indetto per l’intera giornata da USB ed altre sigle del sindacalismo indipendente e autonomo, che ha portato al blocco dei trasporti ed alla chiusura di tanti uffici pubblici.
Dopo la protesta di ieri a Milano, che ha visto l’occupazione degli uffici della borsa, il testimone è passato a Roma, dove il partecipato corteo si è trasformato in presidio permanente in Piazza Navona, in cui è stata allestita una tendopoli che intende accompagnare l’esame della manovra in Senato.
La mobilitazione, che ha coinvolto movimenti sociali e per il diritto all’abitare, precari, migranti, disoccupati e indignati, ha visto diversi momenti di forte protesta simbolica di fronte alle sedi territoriali della Banca d’Italia e dell’ABI, con affissione di striscioni e lancio di uova al grido di “Basta macelleria sociale. Basta diktat dell’Unione Europea”. Così a Roma, Milano e Napoli; a Torino si è protestato anche davanti alla sede dell’INPS. A Bologna il corteo ha raggiunto la sede di Confindustria l’Ambasciata greca. A Lamezia Terme sono stati occupati i binari della stazione ferroviaria. Al termine del corteo milanese, circa 1.000 persone sono tornate davanti piazza affari.
Lo sciopero e le manifestazioni del sindacalismo conflittuale si sono scagliate anche contro l’articolo 8 della manovra e contro l’ accordo dello scorso 28 giugno, firmato dalla stessa Cgil oggi in sciopero, che ha spianato strada a questo grave attacco ai diritti dei lavoratori.
Il successo della mobilitazione odierna rafforza le ragioni dei prossimi appuntamenti. Il 10 settembre Assemblea Nazionale di tutto il movimento contro la crisi e contro l’Unione Europea, promossa dalla rete Roma Bene Comune, dove si discuterà la prosecuzione delle lotte, e la costruzione della manifestazione del 15 ottobre prossimo lanciata dagli indignati di tutta Europa.