Salviamo il 25 Aprile!
Il Comitato Provinciale ANPI di Lucca denuncia con forza il progetto che, sotto la maschera di una manovra economica già costruita per ricadere sui ceti più deboli e per ledere i diritti dei lavoratori, mira a deleggittimare i fondamenti ideali dello Stato italiano e , di fatto, la sua Costituzione nata dalla Resistenza.
Il decreto messo a punto da Berlusconi e dai suoi ministri prevede lo "spostamento" alla Domenica delle festività "infrasettimanali non concordatarie".
Dunque, con un solo colpo, via il 25 Aprile e il 2 Giugno, nonché il 1° Maggio!
In questo modo, proprio nell'anno in cui si festeggia il 150° dell'Unità d'Italia si viene a privare il Paese dei momenti unificanti che ricordano eventi ed valori fondativi della sua Costituzione.
Riteniamo doveroso denunciare ed opporci a questo disegno.
Falsa è l'argomentazione di Tremonti, secondo cui ciò "accade a livello europeo". E' possibile pensare di togliere il 14 Luglio ai francesi? E che dire della più recente festa della riunificazione tedesca del 3 Ottobre? Il Primo Maggio nasce e si diffonde non solo come festa europea, ma mondiale e la sua abolizione è stata sempre propria delle dittature, a partire dal fascismo.
Non si vogliono toccare le feste "concordatarie", ma pure la Legge 63 del 1977 abolì o spostò feste religiose come S. Giuseppe, l'Ascensione, il Corpus Domini, SS. Pietro e Paolo e persino l'Epifania.
La verità è che questi governanti hanno messo d'accordo la volontà di rivincita dei fascisti contro le conquiste della Resistenza, l'astio antinazionale dei leghisti e l'obbiettivo di fare dell'Italia un Paese da spadroneggiare dopo averlo reso senza memoria e senza identità
Il Comitato Provinciale ANPI di Lucca
Lucca, 13 Agosto 2011