SCUOLA: NO AL DDL CHE PRIVATIZZA IL SOSTEGNO AGLI ALUNNI DISABILI
SCUOLA: NO AL DDL CHE PRIVATIZZA IL SOSTEGNO AGLI ALUNNI DISABILI
L’USB Scuola Calabria dice NO all’ultima strampalata idea di questo governo di mettere le mani sulla
Scuola e sugli alunni diversamente abili, privandoli del docente di sostegno, arrivando a colpire la parte più
vulnerabile del mondo della scuola
Il Docente di sostegno:
− espleta un servizio pubblico, gratuito per gli alunni diversamente abili, che esiste da anni e che,
nonostante i tagli imposti dal Governo, ha saputo sempre garantire il diritto allo studio e alla
integrazione nelle classi degli alunni disabili;
− è un insegnante che, oltre ad essere laureato, ha una abilitazione all’insegnamento nella disciplina
afferente alla laurea, abilitazione conseguita con concorso pubblico e ha un titolo in più rispetto al
docente curricolare, il “Diploma Biennale Universitario di Specializzazione per il Sostegno agli
alunni diversamente abili.”
− è contitolare con gli insegnanti curricolari e opera nella classe in cui è presente l’alunno
diversamente abile, inoltre è corresponsabile nella valutazione di tutta la classe.
Modificare il sostegno significa ritoccare lo stato giuridico del docente nelle norme che regolano il rapporto
di pubblico impiego, quindi l’assunzione, la prestazione e la cessazione dal servizio.
E’ singolare che il disegno di legge nasca da due senatori calabresi, Antonio Gentile, Sottosegretario
all’Economia e Sviluppo e Francesco Bevilacqua. In Calabria, la Scuola è l’impresa più grande di questa
regione, già depauperata negli altri settori e per fronteggiare la crisi, si tenta di sottrarre vigliaccamente ai
disabili, il diritto ad avere l’insegnante di sostegno.
Infatti il ddl 2594 proposto dai 2 senatori, prevede che “I dirigenti degli istituti scolastici e delle scuole di
ogni ordine e grado sono autorizzati a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di
alunni con disabilità...” . Il dubbio è che spesso si confondano due figure, da una parte infatti è prevista
l’assistenza di base ai disabili per le funzioni fisiologiche, che è già esternalizzata ai privati, dall’altra esiste
l’insegnamento del docente di sostegno in classe, che riguarda la didattica e non l’assistenza.
La circolare ministeriale del 2010, che impone di assegnare l’insegnante di sostegno soltanto ai casi di
gravità, dettata dal comma 3 della legge 104/92, impedisce di fatto a tutte le altre tipologie di handicap di
usufruire dell’insegnante di sostegno.
Mille docenti di sostegno in meno per il prossimo anno scolastico, obiettivo del Governo per ridurre la
spesa scolastica, è l'ennesimo vergognoso tentativo di abbandonare i disabili al loro destino, malgrado il
Tribunale di La Spezia ha già giudicato il taglio alla didattica una “discriminazione inaccettabile” che viola
l’articolo 3 della Costituzione, dove è sancito l’impegno della Repubblica al pieno sviluppo della persona.
Il sostegno non può, quindi essere affidato a improbabili sponsor o soggetti privati esterni, ma deve essere
garantito a tutti gli alunni che ne hanno necessità per tutelare il loro diritto allo studio.
Noi dell’Usb Scuola diciamo a gran voce che, per “migliorare la qualità dell’integrazione”, basta solo
ripristinare le ore di insegnamento di sostegno sottratte ai disabili, non serve, quindi partorire nuovi
eleganti espedienti, con espressioni fumose, per depredare la Scuola Pubblica di una risorsa così
preziosa e affidarla ai privati.
USB Scuola